L'Italia è tra i principali paesi produttori di rifiuti organici in Europa, con una gestione ben strutturata ed un numero elevato di impianti di compostaggio centralizzati, anche se non equamente distribuiti in tutto il paese. È il quadro che fa il progetto DECOST – “Decentralised Composting in Small Towns”, finanziato tra gli Standard ENI CBC MED, sulla rivista internazionale, interdisciplinare, accademica, peer-review e ad accesso aperto “Sustainability”.
La pubblicazione, dal titolo “Decentralized Community Composting: Past, Present and Future Aspects of Italy”, fotografa la situazione dei paesi del Mediterraneo che intendono costruire nuovi programmi di compostaggio decentralizzati adattati alle rispettive realtà. Il modello italiano, in particolare, fa riferimento alla Regione Basilicata che ospiterà una delle attività pilota di DECOST.
Lo sviluppo di soluzioni locali per le strategie di gestione dei rifiuti urbani contribuirà ad ottenere risultati migliori in linea con l'economia circolare. Secondo il progetto, infatti, al centro di tutta la strategia c’è il potenziamento della società civile e lo sviluppo delle capacità istituzionali. Le azioni specifiche, invece, puntano alla riduzione degli sprechi alimentari ed al trattamento di 1.500-2.000 tonnellate di rifiuti organici all’anno, con l’obiettivo principale di riciclare e deviare una quantità significativa di rifiuti organici dallo smaltimento in discarica.
Consulta qui il documento!
Scheda sintetica sul progetto.
Fonte: The first scientific publication elaborated by the DECOST project is available in Open Access.