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Al via anche in Italia le attività di monitoraggio dei rifiuti marini nell’ambito del progetto “COastal Management and MOnitoring Network for tackling marine litter in Mediterranean sea” (COMMON). L’idea è di applicare i principi di gestione integrata delle zone costiere contro l’inquinamento da marine litter, con il coinvolgimento di stakeholder locali in diverse zone costiere pilota nel Mediterraneo.

Dopo la spedizione estiva in Tunisia, oggi tocca ai ricercatori italiani dell’Università degli Studi di Siena intervenire, nel Golfo di Follonica, per monitorare le microplastiche in superficie raccolte per mezzo di una rete speciale. Successivamente si passerà, dunque, al campionamento ed all’analisi dei rifiuti rinvenuti.

La lotta al problema richiede uno sforzo globale a livello dell’intero bacino, ma il lavoro dell’iniziativa ENI CBC MED promette buoni risultati già attraverso una migliore conoscenza del fenomeno e l’esempio, in particolare, di 5 aree pilota dalle elevate prestazioni ambientali: Tiro (Libano), Maremma e Puglia settentrionale (Italia), Kuriat Island e Monastir (Tunisia).

Scheda sintetica sul progetto.

*foto Common project

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