Progetti Standard

Progetto Standard
COMMON
COastal Management and MOnitoring Network for tackling marine litter in Mediterranean sea
B – Orientare sfide comuni per l'ambiente
B. 4 – Tutela dell'ambiente, adattamento e mitigazione degli effetti del cambiamento climatico
B.4.4 – Gestione integrata delle zone costiere

Legambiente Onlus (Lazio)
Referente: Marina Focarile
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  • International Center for Advanced Mediterranean Agronomic Studies - Mediterranean Agronomic Institute of Bari (Puglia)
    Referente: Biagio Di Terlizzi
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  • Università di Siena (Toscana)
    Referente: Maria Cristina Fossi
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  • National Institute of Marine Sciences and Technologies (Tunisia)
  • Amwaj of the Environment (Libano)
  • Tyre Coast Nature Reserve (Libano)
  • High Institute of Agronomy of Sousse University (Tunisia)

Il futuro del Mar Mediterraneo al centro del progetto COMMON, contro l’inquinamento e per salvaguardare gli organismi marini viventi, gli ecosistemi, la salute umana e le attività costiere, incluso il turismo e la pesca. L'impatto previsto a medio termine è la maggiore capacità delle autorità pubbliche nel monitoraggio e nella gestione della catena dei rifiuti, con particolare attenzione alle relazioni terra-mare e al miglioramento delle prestazioni ambientali nelle 5 zone costiere individuate: Tiro (Libano), Maremma e Puglia settentrionale (Italia), Kuriat Island e Monastir (Tunisia). L'impatto a lungo termine, invece, include l'avanzamento verso il raggiungimento entro il 2020 del “Descriptor 10 of the Good Environmental Status”, in riferimento alla Direttiva Quadro sulla strategia marina dell'UE, secondo cui “le proprietà e le quantità di rifiuti marini non faranno causare danni all'ambiente costiero e marino”. La forza del progetto, ad ogni modo, sta nell’approccio integrato e multi-stakeholder di ogni azione, con il coinvolgimento dei cittadini nelle attività di rimozione dei rifiuti marini, e lo scambio di buone pratiche ed esperienze tra le istituzioni locali a livello mediterraneo.

Applicando i principi della gestione integrata delle zone costiere, COMMON ambisce a vincere la sfida contro l’inquinamento da rifiuti marini. Certo, la lotta al problema richiede uno sforzo globale a livello dell’intero bacino, ma il lavoro promette buoni risultati già attraverso una migliore conoscenza del fenomeno e l’esempio di 5 aree costiere pilota dalle elevate prestazioni ambientali. L’eredità del progetto comprende 10 studi sul nesso tra la questione dei rifiuti marini e le attività umane a terra; una piattaforma ICT per la condivisione di metodologie e dati sui rifiuti in mare; 4 relazioni contenenti raccomandazioni legali e migliori pratiche per perfezionare la gestione degli scarti marini ed i relativi problemi di governance. Testimonianza della validità d’azione di COMMON arriverà, alla fine, anche da parte di 250 persone opportunamente formate sulla gestione dei rifiuti, insieme a 50 organizzazioni della società civile coinvolte in campagne di pulizia delle spiagge e 30 comuni inseriti nella rete di città costiere contro l’inquinamento marino.

  • Responsabili politici e agenzie di protezione ambientale
  • 15 pescatori e le loro organizzazioni
  • 35 operatori economici
  • 30 aree marine protette
  • Comunità locali
01-09-2019
31-08-2022
2.2 milioni di euro
  • Legambiente Onlus (Lazio): € 435.981,13
  • International Center for Advanced Mediterranean Agronomic Studies - Mediterranean Agronomic Institute of Bari (Puglia): € 323.792,70
  • Università di Siena: € 326.810,10
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