Il progetto “Green Impact MED Project - Positive Investments for Positive Impacts” (GIMED) incoraggia investimenti e propone stimoli interessanti a favore dell’economia verde e circolare. Ne parla in un’intervista Giacomo Pinaffo, Project Manager della Fondazione di Comunità di Messina Onlus (Sicilia).
“Una maggiore integrazione dei principi dell’economia green all’interno dei tessuti produttivi nei Paesi del Mediterraneo è essenziale per raggiungere i comuni obiettivi di contrasto al cambiamento climatico e allo spreco delle risorse naturali” spiega l’esperto e aggiunge: “Gli impegni presi dagli Stati con l’Accordo di Parigi non potranno essere raggiunti senza il rafforzamento del settore imprenditoriale verde. L’Unione Europea, in particolare, sta implementando numerosi Programmi, quali in particolare l’Action plan on financing sustainable growth e l’European Green Deal, che stanno divenendo un riferimento a livello mondiale sulle politiche per lo sviluppo della green economy. GIMED punta a ricercare, sostenere e diffondere le buone prassi a livello di policy, servizi di supporto all’impresa ed esperienze imprenditoriali nell’ambito della green economy, rafforzando proprio il dialogo su questo tema tra le sponde del Mediterraneo”.
I beneficiari finali del vostro progetto, guidati dal lead applicant spagnolo Waste Agency of Catalonia, sono localizzati in Italia, Libano, Palestina, Tunisia, Egitto. Cosa produrrà l’esperienza ENI CBC MED sui territori di intervento?
“Saranno sviluppati strumenti di assistenza tecnica per le imprese green; verranno selezionate e sostenute attraverso tali servizi di assistenza tecnica 20 nuove idee imprenditoriali e 20 imprese già attive; infine, saranno coinvolti gli attori finanziari locali nel sostegno alle imprese green”.
Focus del progetto?
“Si fa riferimento all’obiettivo tematico “Business and SMEs development” secondo cui si vuole sostenere lo sviluppo dell’economia green, valorizzando l’identità dei territori target mediterranei, soprattutto dal punto di vista delle risorse ambientali. Economia verde contro il degrado ambientale, dunque, ma anche creazione di posti di lavoro, in particolar modo per giovani laureate e donne che hanno meno possibilità di trovare una occupazione nel settore rispetto agli uomini”.
Cosa lascerà GIMED in eredità?
“400 soggetti avranno ricevuto una formazione tecnica per accedere a nuove opportunità finanziarie e commerciali, aumentando il loro potenziale di crescita nel settore dell'economia verde e circolare. Inoltre, verrà creato un gruppo di finanziatori da coinvolgere nel lungo termine nel sostegno alle imprese green e i partner lavoreranno a stretto contatto con le pubbliche amministrazioni per aiutarle a sviluppare policy utili a sostenere meglio tali imprese”.
L’iniziativa finanziata dal Programma ENI CBC MED, in particolare, dà vita ad uno “Standard per l’Imprenditoria Verde” supportato dalle Nazioni Unite per promuovere attività di successo, a loro volta proiettate verso un migliore accesso a capitali e mercati.
Scheda sintetica sul progetto.