Grazie al progetto MENAWARA - “Non Conventional WAter Re-use in Agriculture in MEditerranean countries”, una serie di interventi su impianti di depurazione già esistenti potranno migliorare la qualità delle acque reflue trattate per il loro riuso in agricoltura, anche attraverso la realizzazione di sistemi più efficienti di irrigazione. Ciò accadrà in Tunisia, Palestina, Giordania e Spagna. Ma in Italia l’iniziativa finanziata dal Programma ENI CBC MED svilupperà azioni esclusive in tema di efficienza idrica.
Lo raccontano in un’intervista Sante Maurizi del Nucleo Ricerca Desertificazione (NRD-UNISS - Università di Sassari) e Gabriella Gentile del Centro internazionale di studi agronomici mediterranei avanzati - Istituto agronomico mediterraneo (CIHEAM Bari).
“L’impatto di MENAWARA nell’area della Zona Vulnerabile da Nitrati di Arborea (Oristano), unica area d’intervento in Italia, differisce da quello previsto negli altri siti – dicono gli esperti – Ad Arborea, infatti, verrà realizzato un impianto pilota di ricarica controllata degli acquiferi, mediante la tecnica delle Aree Forestali d’Infiltrazione (AFI) che avrà un impatto, anche se localizzato, sulla qualità delle acque sotterranee mitigando il loro grado di contaminazione da nitrati di origine agricola. Lo scopo di questa azione pilota è di testare una buona pratica che potrebbe essere replicata e concorrere alla soluzione del problema dei nitrati nella ZVN, oltreché essere recepita dalle Agenzie della Regione Sardegna competenti in materia di gestione e tutela delle risorse idriche sotterranee. I risultati che verranno prodotti dagli interventi negli altri paesi partner di progetto, poi, verranno disseminati anche in Italia attraverso l’organizzazione di eventi internazionali che vedranno la partecipazione di stakeholder a vari livelli, con l’intento di dare un impulso al riuso di acque non convenzionali in agricoltura, soprattutto in regioni come la Sardegna che periodicamente soffrono di annate siccitose che impattano negativamente sulla disponibilità idrica per uso irriguo”.
È già stato avviato un coordinamento con altri progetti ENI CBC MED della priorità B.4.1 – “Efficienza idrica” (AQUACYCLE, MEDISS, PROSIM, NAWAMED). In che termini?
“Abbiamo interesse a mettere in comune risultati, pratiche e modelli. Gli obiettivi individuati sono: disponibilità comune di database; condivisione di eventi pianificati; promozione di brainstorming periodici; organizzazione di gruppi di lavoro sui vari aspetti delle progettazioni; raccolta dei risultati in un documento finale unico; collaborazione nell'organizzazione degli eventi internazionali previsti per i prossimi anni”.
Ci sono casi pilota che potranno essere capitalizzati?
“In Giordania MENAWARA sta capitalizzando i risultati di una precedente esperienza ENI in termini di lezioni apprese e pratiche. La possibilità inoltre di includere l’irrigazione tramite sprinkler tra le metodologie permesse dal governo giordano in caso di acque reflue trattate, obiettivo che si pone il progetto, potrà permettere la replicabilità del sistema di irrigazione anche in altre aree della Giordania. In generale, i risultati raggiunti da MENAWARA saranno sicuramente replicabili in altre aree dei paesi beneficiari che condividono le stesse problematiche e, tramite le sinergie in atto con altri progetti, anche in altre aree del Mediterraneo. Un ulteriore elemento importante per capitalizzare l’esperienza di MENAWARA sono i Living Labs: test ambientali che si rivolgono a determinate aree e target group per consentire lo sviluppo congiunto di strumenti e servizi. L'elemento chiave di ogni Living Lab è la rete formata da stakeholder pubblici e privati che testano nuovi sviluppi tecnologici nell'ambito di un processo di open innovation”.
Quindi, nell’ambito di MENAWARA, come potranno svilupparsi i Living Labs?
“I campi dotati di tecnologie e tecniche di irrigazione adattati al contesto locale e all’uso delle acque reflue fungeranno da Living Labs, dando la possibilità a tecnici, giovani e associazioni di agricoltori di individuare e diffondere le buone pratiche, apprendere, testare e validare gli strumenti. In questo modo si potranno individuare dei vincoli/opportunità per un uso produttivo di TWW (treated waste water) in Irrigated Agriculture e capitalizzare i suoi risultati”.
Quale sarà l’approccio alla complessità dei temi del progetto e l’impatto sui territori?
“Si dovrà ragionare in termini di irrigazione ottimale; programmazione dei nutrienti sulla base della qualità dell'acqua; resa influenzata dallo stress idrico e salino; controllo del rischio di contaminazione; combinazione delle caratteristiche dei suoli, del periodo, del tipo di colture, della stagione di crescita, ecc. In generale, MENAWARA avrà un impatto sulla popolazione, le associazioni di agricoltori, le agenzie agricole, la comunità scientifica ed istituzioni di Beit Dajan (Nablus) in Palestina, Ramtha in Giordania, Borj Touil - Choutrana – Kelibia - Korba in Tunisia, Arborea in Italia e Carrión de los Céspedes (Siviglia) in Spagna”.