È possibile lo sviluppo turistico nel Mediterraneo, in sinergia con la tutela e la valorizzazione dell’ambiente? A soluzioni innovative, condivise e concrete con i portatori d’interesse locali sta lavorando il progetto “Co-evolution of coastal human activities & Med natural systems for sustainable tourism & Blue Growth in the Mediterranean” (Co-Evolve4BG).
Pubbliche amministrazioni, tour operator, imprese dei settori turismo – agricoltura - pesca, associazioni ambientaliste e dei consumatori, sindacati e residenti: sono i beneficiari dell’iniziativa ENI CBC MED localizzati in sette aree pilota mediterranee in Tunisia, Italia, Grecia, Spagna e Libano.
“Non siamo ancora entrati nel vivo della fase dimostrativa del progetto, in quanto stiamo ultimando le analisi delle minacce e dei punti di forza per lo sviluppo di un turismo sostenibile su scala mediterranea; successivamente passeremo alla messa a punto di uno strumento di misurazione del livello di sostenibilità, per poi procedere alla formazione degli operatori coinvolti nella fase pilota e, da ultimo, all’azione pilota vera e propria nelle aree individuate” – spiegano in un’intervista i referenti italiani di Co-Evolve4BG: Giuliano Tallone (coordinatore progetti europei sul turismo dell’Agenzia Regionale del Turismo - Regione Lazio), Cristina Culiani (communication manager) ed Erica Peroni (supporto project manager).
In Italia è stata individuata l’area pilota?
“Sarà il Parco Nazionale e la Riserva della Biosfera del Circeo, dove contiamo di coinvolgere i portatori di interesse locali proprio per migliorare lo sviluppo sostenibile del turismo costiero e marittimo, promuovendo la creazione di opportunità commerciali e di lavoro nel campo dei servizi orientati agli ecosistemi, del turismo costiero e marittimo, della gestione costiera e dell’adattamento ai cambiamenti climatici”.
L’Italia, dunque, affiancherà il partenariato ENI CBC MED per favorire la coevoluzione delle attività umane e degli ecosistemi naturali nelle aree costiere turistiche del Mediterraneo. Come si può puntare allo sviluppo sostenibile delle attività turistiche?
“Attraverso promozione dei territori basata sui principi della gestione integrata delle zone costiere (ICZM) e Pianificazione dello spazio marittimo (PSM), dando impulso allo stesso tempo al potenziale della crescita blu. Il progetto è orientato, in particolare, a favorire l’integrazione transfrontaliera dal momento che prevede un lavoro di studio in collaborazione con tutti i partner, utilizzando gli stessi metodi e modelli per la raccolta ed analisi dei dati. In secondo luogo, si intende rafforzare le capacità istituzionali, lavorando sulla formazione ed il coinvolgimento delle pubbliche amministrazioni per introdurre nel mainstream delle pratiche di pianificazione proprio la metodologia di gestione ICZM”.
Già diverse reti si sono consolidate attraverso la sottoscrizione di accordi, quali?
“È stato siglato un accordo con il progetto HELIOS, al fine di costruire una sinergia e condividere dati; un’altra intesa si è raggiunta con l’iniziativa Med-EcoSuRe, finalizzata ad organizzare workshop congiunti e condividere concetti di approccio partecipativo. E poi, il nostro partner libanese ha trovato un’intesa con il progetto PROGES, per consentire allo staff Co-Evolve4BG di utilizzare il software e seguirne la metodologia”.
La Regione Lazio, unico partner italiano dell’iniziativa ENI CBC MED, è vice-presidente del Comitato Nazionale (CN) del succitato Programma di Vicinato e assicura la partecipazione, laddove previsto, ai Comitati di Sorveglianza ed ai CN dei programmi CTE 2014-2020. In particolare, l’Agenzia Regionale del Turismo partecipa attualmente come partner a diversi altri progetti rilevanti come Co-evolve4BG: BEST MED, Progetto Strategico dell’Asse IV Piattaforma Governance del Programma Interreg MED; STAR CITIES - Interreg Europe; CULT-RING - Interreg Europe; DESTIMED Plus - Interreg MED a supporto per il tema turismo della Direzione Capitale Naturale; Labelscape - Interreg MED, come Associated Partner. L’insieme di queste partecipazioni comporta la collaborazione alle reti internazionali composte dai partner dei vari progetti, e a quelle organizzate di tipo sovranazionale (CRPM-CIM, Necstour) anche in ambito West Med e Unione per il Mediterraneo, che permettono di sviluppare un dialogo tematico con molte altre regioni e soggetti nazionali/locali di molti paesi della sponda Nord e Sud del Mediterraneo.
Scheda informativa sul progetto.