News

L’Italia lavora a fianco di Spagna, Giordania ed altri due Paesi del Medio Oriente per una crescita urbana più sostenibile, efficiente ed intelligente nel Mediterraneo. Le idee lungimiranti partono dal progetto “Mediterranean SME working together to make cities smarter” (SME4SMARTCITIES), finanziato nell’ambito della Call for Standard projects ENI CBC MED.

FILSE spa finanziaria della Regione Liguria è l’unico partner italiano coinvolto nell’iniziativa finalizzata alla costruzione di cluster economici euro-mediterranei, attraverso la competitività e lo sviluppo di piccole e medie imprese. “Stiamo lavorando dall’inizio del 2020 per creare un contesto fertile per la creazione di nuove imprese innovative e per facilitare e sostenere la collaborazione tra PMI a livello internazionale nell’area Mediterranea – spiega Valeria Rainisio, Project Manager di FILSE – L’obiettivo è rendere le imprese in grado di posizionarsi saldamente sui mercati, favorendo al contempo il processo di sviluppo delle cosiddette città intelligenti”.

Che ruolo hanno, in questo contesto, le amministrazioni locali?
Preziosissimo. Perché, da un lato si vuole favorire l'integrazione transfrontaliera partendo dalle imprese ma, dall’altro, puntiamo a rafforzare proprio le capacità istituzionali (in ambito di semplificazione delle procedure pubbliche/private), creando nuove reti di collaborazione. Si vuole supportare quindi l’avvio di start up innovative, con prodotti e servizi che possano soddisfare le aspettative e le esigenze delle città considerate smart”.

Quale impatto concreto potrà avere la vostra esperienza ENI CBC MED sul territorio di intervento, in Italia?
SME4SMARTCITIES ha portato a termine l’analisi dello stato dell’arte del livello di innovazione degli enti locali italiani, intervistando un campione di 50 comuni di varie grandezze e ponendo particolare attenzione alle procedure di affidamento pubblico. Sono state individuate, inoltre, buone pratiche ed aree di criticità, al fine creare un confronto con gli altri Paesi coinvolti: si punta così alla scelta delle migliori politiche applicabili all’intera area del bacino del Mediterraneo”.

Si sono create sinergie anche con altri progetti Standard ENI CBC MED? Se sì, in cosa consistono?
Si, insieme all’iniziativa «IP Capacities for Smart, Sustainable and Inclusive Growth in the MEDiterranean Region» (IPMED), abbiamo coinvolto le start up innovative del network FILSE in attività comuni. Inoltre, con alcuni partner di entrambi i progetti, abbiamo messo a sistema un nuovo partenariato con il quale abbiamo presentato una proposta sul bando di capitalizzazione ENI CBC MED. Ad ogni modo, ci auguriamo che presto tutte le città del Mediterraneo siano gestite in modo efficiente e risultino più vivibili per le comunità. La parola deve andare in primis alle autorità pubbliche ed alle imprese, che devono lavorare insieme per trovare le migliori soluzioni tecnologiche degne dell’appellativo di smart city all’avanguardia”.

Intanto il progetto SME4SMARTCITIES, nonostante le limitazioni imposte dalla pandemia in atto Covid-19, sta continuando le sue attività con l’idea di giungere al termine previsto in agosto 2022 con risultati tangibilli in termini di prodotti e servizi innovativi e tecnologici, proprio per migliorare le risposte delle città alle sfide urbane.

Scheda sintetica sul progetto.

 

Torna all'inizio del contenuto