Unico partner italiano del progetto “Development and promotion of Mediterranean Sustainable Adventure Tourism” (MEDUSA), la Regione Puglia – Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio è pronta alle sfide del settore turistico in area mediterranea, con nuove offerte di prodotti e servizi transfrontalieri sostenibili.
Ne ha parlato nei giorni scorsi l’esperta Maria Luisa Caringella, a latere del convegno "La Cooperazione per il Turismo e la Cultura nell’area mediterranea: stato dell’arte e prospettive future”, tenutosi presso la 84^ Fiera del Levante di Bari per celebrare la “European Cooperation Day 2020” ed i 30 anni di INTERREG.
In un partenariato che comprende anche i territori di Catalonia, Giordania, Libano e Tunisia, MEDUSA supporta la crescita del settore con un’attenzione specifica al segmento del Turismo di Avventura, che è cresciuto del 195% tra il 2010 ed il 2014.
“Lavoriamo ad una strategia che consente di destagionalizzare l’offerta turistica, valorizzare gli aspetti naturali e culturali, sviluppare la comunità – sottolinea in una intervista la Caringella – Ecco perché le attività in elaborazione mirano a sostenere la creazione di prodotti turistici del segmento Avventura e, allo stesso tempo, diffondere la consapevolezza del ruolo strategico che hanno le politiche di sviluppo sostenibile per alimentare la user experience di questa nicchia di turismo. A tal proposito, nel 2021, sarà lanciato un bando di concessione degli incentivi rivolta ad operatori turistici. L’azione parte da uno studio di ricerca e mercato per definire i paesi target verso cui si pianifica una azione di marketing territoriale”.
Quali sono le aree pilota, localizzate nella Regione Puglia, coinvolte per sperimentare l’integrazione dello sviluppo del prodotto turistico di avventura e pratiche di sostenibilità?
“Al fine di ottimizzare gli impatti del progetto, ciascun partner ha scelto delle aree pilota. Per la Puglia ne sono state individuate cinque, distribuite sull’intero territorio regionale e comprendono il Parco nazionale del Gargano sub-zona (Foresta Umbra, Lesina, Varano, Isole Tremiti); il Parco nazionale dell’Alta Murgia sub-zona (Andria, Gravina, Altamura, Santeramo, Laterza); il Parco regionale delle Terre di Gravina; il Parco Regionale Costa Otranto Santa Maria di Leuca e bosco Tricase; l’Area marina protetta e Riserva Natura di Torre Guaceto”.
La ripresa del settore turistico in generale è ormai una priorità economica e sociale, soprattutto nel contesto attuale caratterizzato dalla pandemia Covid-19. In che termini il progetto può affrontare nuove sfide?
“Aumentando la visibilità delle destinazioni meno conosciute, supportando la distribuzione stagionale e geografica dei flussi turistici, integrando le comunità locali e migliorando l'impronta ambientale dell'industria turistica”.
A che punto siamo, a distanza di 1 anno circa dall’avvio delle attività?
“Dopo la ricerca globale di mercato e competitività, la mappatura delle potenzialità delle attrazioni nelle aree pilota, la ricerca sulle migliori pratiche sulla sostenibilità sperimentate nel turismo d’avventura, siamo ad un passo ormai dalla vera e propria progettazione di itinerari turistici, di prodotti interni e transfrontalieri e di un ecosistema turistico sostenibile. Seguirà, alla fine, l’implementazione delle strategie, con gli operatori locali, per mezzo di grant dedicati”.
Scheda sintetica sul progetto.