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Nove diverse tecnologie innovative per l’utilizzo di acque non convenzionali e l’efficienza nell’uso delle acque irrigue, ma anche attività di “capacity building” e “cross-border cooperation” tra i partner del progetto PROSIM - “Promoting Sustainable Irrigation Management and non-conventional water use in the Mediterranean”.

Così contribuiremo al dialogo ed allo scambio di esperienze nel Mediterraneo, tra diverse aree geografiche che si trovano ad affrontare sfide comuni – spiega in un’intervista Corrado Paternò Castello, Project Coordinator dell’Istituto per la Cooperazione Universitaria – Attraverso thematic web talk e “field visit” per Paese, per esempio, il progetto ha l'obiettivo di favorire lo scambio di buone pratiche tra professionisti e decisori politici: opportunità reali per la diffusione di pratiche irrigue efficienti nel bacino del Mediterraneo”.

Quale impatto concreto potrà avere la vostra esperienza ENI CBC MED sul territorio di intervento, in Italia?
In Italia, PROSIM svolgerà un test a Marsala, presso il depuratore locale, dove verranno piantati due ettari di olivi e agrumi. Ai sensi del DDG (Decreto Dirigenze Generali) 1232 del 21/09/2017, lo stabilimento è autorizzato al riutilizzo di acque trattate ai fini industriali e di irrigazione. Il test prevede l’utilizzo di acque non convenzionali in combinazione con un tool sviluppato dal partner CSIC-CEBAS che permette di analizzare il miglior mix di qualità e quantità d'acqua utilizzabile sulla base di parametri di input (qualità dell'acqua e fabbisogno idrico) inseriti dall’utente. Questa esperienza costituisce un caso studio per gli agricoltori limitrofi al depuratore d’acqua, che potrebbero in futuro soddisfare il proprio fabbisogno idrico attraverso l’acqua depurata, senza quindi intaccare la falda acquifera locale”.

Insieme alla Sicilia, quali altre aree geografiche sono interessate dal progetto?
I beneficiari finali sono situati in Giordania, Tunisia, Libano, e Giordania. Si tratta di 237 agricoltori e di 80 agenti specializzati che forniranno supporto agli agricoltori nella gestione dei lotti dimostrativi del progetto per due stagioni, attraverso l'assistenza tecnica ed il lavoro sul campo”.

Ogni iniziativa ENI CBC MED racconta storie di persone, imprese, istituzioni e territori attraversati e cambiati dalle politiche di Vicinato. Il vostro progetto cosa lascerà in eredità?
Alla fine del progetto, tra i tanti risultati attesi, sarà prodotta in particolare una lettera d'impegno congiunta firmata da tutti i PP, AP e almeno 1 stakeholder privato di ogni paese. Tali attori approveranno un piano comune con il quale si impegneranno a promuovere l'implementazione delle soluzioni dimostrate, attraverso politiche e piani d'azione futuri per la gestione della domanda e dell'offerta di acqua. La tabella di marcia allegata alla Lettera illustrerà, in dettaglio, le lezioni apprese e i risultati ottenuti dal progetto, presentando i possibili modi per incoraggiare l'adozione/ampliamento delle soluzioni proposte a livello internazionale, tenendo conto delle peculiarità locali. E poi, il progetto prevede la stesura di ben 4 Memorandum d’intesa che verranno firmati da alleanze locali che riuniscono stakeholder pubblici e privati, con l’impegno di collaborare per una gestione delle risorse idriche più sostenibile e investire nelle soluzioni innovative più promettenti”.

Si lavora già alla nuova programmazione europea 2021-2027. Ci sono casi pilota che potranno essere capitalizzati?
Per sua natura, PROSIM prevede diversi casi pilota che potranno essere capitalizzati. Il progetto propone infatti 9 soluzioni innovative nel campo dell’irrigazione agricola e dell’uso di acque non convenzionali, che verranno testate nei 5 territori di riferimento del progetto. Tra queste, una delle soluzioni più innovative è la “capacitive deionization”, un sistema che permette di ridurre la salinità dell’acqua con tassi di consumo energetico molto bassi per gli agricoltori. Inoltre, in chiave di sviluppo futuro, tra i temi affini a quelli trattati, segnalo la promozione di iniziative imprenditoriali locali (sia sotto forma di start-up che di imprese esistenti). Tale approccio potrebbe garantire la durata e la scalabilità delle soluzioni innovative applicate. A questo proposito, molte iniziative imprenditoriali sono fiorenti nel settore agroalimentare, ma spesso necessitano di strutturare e rafforzare la loro governance e le loro capacità manageriali/finanziarie. Questo fenomeno lascia spazio a un nuovo orizzonte di progetti di cooperazione nel settore agricolo, che potrebbe rafforzare le imprese locali e favorire l'innovazione”.

Approfondimenti sul progetto.

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